angelo trapani fotografia e reportage
 
Picture
Forse sarà un caso ma recentemente a Palermo non ci facciamo mancare nulla. Oltre alla "munnizza" per le strade, i topi, gli scarafaggi e agli sciami di zanzare che molestano il nostro sonno, per non parlare della fantomatica pantera che nottetempo si aggira  furtiva nei pressi della periferia della città, c'e stato spazio anche per un grosso pitone, ultimo tra i pericoli scoperti, terrore dei palermitani.
A pensarci vien da ridere ma, a giudicare dai fatti, sembrerebbe che il nuovo passatempo preferito da alcuni miei concittadini sia proprio quello di voler mettere su un affollatissimo serraglio di belve feroci.
A qualcuno la notizia sarà sfuggita ma i primi del mese di luglio, quasi contestualmente alla segnalazione della pantera di Borgo Nuovo, c'è chi è pronto a giurare di averla vista girovagare dalle parti di via Bronte, ha fatto il suo ingresso nello sconfinato palcoscenico mediatico di questa calda estate, anche un misterioso pitone.
E già... dopo la pantera pure il pitone. L’allarme, scattato giorno 3 luglio per la presunta presenza del rettile nei pressi dell’albergo Costa Verde, nel territorio di Cefalù, ha gettato nel panico gli abitanti della zona. Alcuni residenti avrebbero segnalato ai carabinieri la presenza del serpente, lungo due metri, per una larghezza di 25 centimetri. Ovviamente nessuno ha pensato di fotografarlo e a distanza di 20 giorni, del misterioso rettile non vi è più traccia... si è come smaterializzato nel nulla o, forse, è andato a fare compagnia alla pantera? non ci vuole molta fantasia... proviamo a immaginare la scena: la pantera e il pitone, seduti attorno a un tavolo, davanti un bel piatto di "pasta ca 'nciova e un ciascu ri vinu" mentre ridendo si dicono "cumpà... i pigghiamu a tutti pi fissa sti palermitani"

Leggi gli articoli correlati: Ta rugnu io a pantera! ; Ricetta del giorno: pantera chi babbaluci

.


 
Picture
Dopo un mese di inutili ricerche e di battute nel bosco con trappole ingegnose e uso di esche sia vive che morte, la pantera di Palermo continua a farsi beffe dei suoi inseguitori. Le ultime notizie la davano accucciata su uno sperone roccioso tra i colli che sovrastano il quartiere di Borgo Nuovo  ma, subito dopo, è stata localizzata a Bellolampo... passa qualche minuto et voilà, la pantera era già a San Martino delle Scale, per trovarsi un attimo dopo presso le campagne di Monreale... non c'è che dire, oltre ad essere molto furba, la nostra inafferrabile pantera, ha pure le ali e passerebbe le sue giornate svolazzando tranquillamente da un posto all'altro, trovando pure il tempo per una improbabile posa fotografica che, in realtà, rivela solo una macchia nera in mezzo a un campo che alcune voci insistenti volevano spacciare per prova certa della sua esistenza.
Ma di cosa vivrebbe questa pantera? da oltre un mese non si nutre, non beve, non lascia escrementi in giro, non fa neppure pipì e non lascia tracce del suo passaggio... vi sembra normale?
In tutto questo, non è mai stato sentito il parere di un esperto che avrebbe certamente potuto valutare il da farsi seriamente e con cognizione di causa, piuttosto, tutta la faccenda, è stata affidata alla buona volontà dei forestali che, da incompetenti, hanno provato di tutto, pur di mettere la nostra pantera nel sacco ma... ahimè senza riuscirci... al netto del gravissimo incidente provocato alla ex zoo fattoria di Terrasini conclusosi con la morte di una delle due pantere ospitate nel centro.
C'è da chiedersi se la caccia al misterioso felino con l'inevitabile spiegamento di uomini e mezzi, che vengono distolti dai loro normali compiti, specialmente in questo periodo che  tradizionalmente è quello in cui gli incendi dolosi nel nostro circondario la fanno da padroni, sia stata una buona mossa, oppure, è forse l'ultima trovata di un'amministrazione anche regionale che improvvisa il da farsi, mettendo "pezze" qua e la?
Scusate ma resto dell'idea che l'imprendibile pantera viva solo nell'immaginazione di qualche bontempone che "'nta na siritina ri cavuru, ruoppu un piattu ri babbaluci, na bella fiedda ri muluni e un bicchieri i vinu agghiacciatu, stinnicchiatu 'nta seggia a sgraio si 'nsunnò sta pantera!"
Finita l'estate, dell'ineffabile felino resterà solo un simpatico ricordo ma, nell'attesa, speriamo che qualcuno si decida ad affrontare i reali problemi della nostra città.

Leggi gli articoli correlati: Ta rugnu io a pantera!
.


 
Picture
Era il 19 luglio 1992, dopo aver pranzato a Villagrazia con la moglie Agnese e i figli Manfredi e Lucia, Paolo Borsellino si recò insieme alla sua scorta in via D'Amelio, dove viveva sua madre.

Una Fiat 126 parcheggiata nei pressi dell'abitazione della madre con circa 100 kg di tritolo a bordo, esplose al passaggio del giudice, uccidendo oltre a Paolo Borsellino anche i cinque agenti di scorta Emanuela Loi (prima donna della Polizia di Stato caduta in servizio), Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L'unico sopravvissuto fu Antonino Vullo, ferito mentre parcheggiava uno dei veicoli della scorta.

Pochi giorni prima di essere ucciso, durante un incontro organizzato dalla rivista MicroMega, così come in una intervista televisiva a Lamberto Sposini, Borsellino aveva parlato della sua condizione di "condannato a morte". Sapeva di essere nel mirino di Cosa Nostra e sapeva che difficilmente la mafia si lascia scappare le sue vittime designate.

Guarda la PhotoGallery

Fonti:
wikipedia
www.19luglio1992.com

Video correlati:


    Picture

    Bio

    Few years ago he's gone straight to digital one, he prefers B&W and color's charm.
    He loves everything's related to the photography but he especially likes to photograph his own city, old historic center hidden corners and what happens in its street, infinite inspiration source for every photographer.
    The street: alleys, squares, market and the people in these places are his favourite target which he spends most of his shots.



    Fotografo per passione. Da alcuni anni passato al digitale, prediligo il fascino del BN pur ammettendo un debole per il colore.
    Mi piace tutta la fotografia ma,
    in modo particolare, mi piace fotografare la mia città, gli angoli nascosti del vecchio centro storico e quello che succede per le sue strade, fonte infinita di ispirazione per qualsiasi fotografo.
    La strada: i vicoli, le piazze, i mercati e la gente che li popola sono i miei soggetti preferiti ai quali dedico gran parte dei miei scatti.


    Disclaimer
    Tutti i testi e le immagini contenuti in questo blog sono proprietà intellettuale di Angelo Trapani, ad esclusione di quelli di cui è citata la fonte o che fanno parte del pubblico dominio.
    E' assolutamente vietata la riproduzione anche parziale di testi e fotografie, fatti salvi i casi di esplicita autorizzazione dell'autore, che prevederà comunque la citazione obbligatoria della fonte.


    © Angelo Trapani 2010
    Picture
    Picture
    Picture
    Picture



    Bookmark and Share

    Archives

    Luglio 2010
    Giugno 2010
    Maggio 2010

    Categories

    All
    Bio
    Cronaca
    Fotografia
    Mostre
    Musica
    Reportage
    Spettacolo
    Sport
    Varie
    Video

    RSS Feed


    Picture
    Picture